Il modulo quesiti non è più disponibile: quesiti e risposte, se ritenuti di interesse comune, saranno pubblicati in questa pagina.

Risposte pubblicate

Si segnala un probabile refuso nella trascrizione dei codici sin dal primo verbale. Si prega di verificare ed eventualmente correggere, onde evitare equivoci.

Si conferma il refuso. 

I codici da correggere sono i seguenti : 

Codice non corretto : V666091Q – Codice corretto : V666091A

Codice non corretto : AVRNS359 – Codice corretto : AVRNS350

Compatibilità idraulica dell’Opera: come comunicato nelle Risposte ai Quesiti di fase 1 e dal Bando di concorso, per verificare la compatibilità idraulica dell’Opera è indicato, ai Concorrenti, di utilizzare i Rilievi topografici messi a disposizione dall’Amministrazione e le Verifiche Idrauliche del Piano di Bacino – Pora, come da link richiamato in Risposta. Dall’analisi degli Elaborati emergono alcune rilevanti incongruenze, che condizionano in modo significativo qualunque proposta progettuale. In particolare, la quota assoluta del fondo alveo nella zona interessata dal nuovo ponte, da rilievo topografico risulta attorno ai + 2.00 m. Il profilo longitudinale assunto nel calcolo della portata duecentennale nelle Verifiche idrauliche del Piano di Bacino pone lo stesso riferimento, in termini di quota assoluta, a circa +5.00 m, con un’altezza massima relativa alla piena duecentennale, in termini di quota assoluta, a +13.00 m”. Per quanto sopra rilevato si chiede: a. Quale sia il riferimento corretto da assumere per il fondo alveo in II Fase di Gara ( +2.00 m o +5.00 m); b. Quale sia l’altezza duecentennale di piena, visto che la quota assoluta di +13 m è stata stimata per una quota assoluta di fondo alveo di 5 m, e non di 2 m. c. Rilevato che la quota di massima piena duecentennale è posta, dal Piano di Bacino Pora, a quota assoluta pari a + 13.00 metri e atteso che la quota di arrivo del nuovo Ponte in sponda sinistra è di circa +9.00 metri sulla attuale viabilità di via Dante, si chiede conferma che non si debba rispettare il franco minimo idraulico posto dalle NTC 2018 a +1.5 metri, sopra la quota di massima piena di progetto, in corrispondenza dell’arrivo in sinistra idraulica. Si richiede inoltre se, in funzione delle Risposte ai Quesiti a, b,c sia possibile modificare la geometria del Ponte proposto pur rimanendo all’interno delle linee di coerenza fra II e I Fase del Concorso cosi come definite nel Bando.

Sulla base della cartografia allegata al piano di bacino (reperibile sul sitohttp://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/SV/09pora/pora.html) le sezioni a cui fare riferimento sono le n°35,36,37 come da planimetria allegata.

 

Secondo quanto riportato nelle relative tabelle, con riferimento alla portata duecentennale, in sponda sinistra (Via Dante) la portata di progetto (pelo libero) è circa 40 cm al di sopra della testa dell'argine

 

Tale dato è quello che il progettista deve prendere in considerazione, in prima battuta, per un'analisi preliminare al fine di valutare le ipotetiche quote dell'intradosso dell'impalcato in progetto e i relativi collegamenti alla viabilità esistente. 

La quota assoluta del piano viabile di Via Dante (pari a circa 11.00m ) può essere dedotta sulla base del rilievo eseguito e dalla quote della sommità arginale.

 

Il piano di bacino e i criteri di progettazione connessi, riportano che il franco idraulico deve essere almeno 2 metri per i corsi d'acqua importanti (è il caso del torrente Pora) e per campate maggiori di 12 metri (come quella dell'attraversamento in progetto)

Occorre poi tenere in considerazione gli elementi aggiuntivi delle NTC 2008 che sostanzialmente escludono ogni possibilità di deroga ai franchi.

Per quanto riguarda i ponti ad arco o comunque con intradosso non rettilineo, il valore del franco deve essere assicurato per almeno 2/3 della luce.

 

La progettazione deve tenere conto di tutti gli effetti al contorno sviluppando un modello idraulico che, per approssimazioni successive, analizzi un tratto significativo del corso d'acqua identificando puntualmente soluzioni per tentare di abbattere il livello del pelo libero di progetto al fine di rendere meno complessa la gestione degli innesti stradali.

Simulazioni possono essere condotte anche ipotizzando un allargamento in sponda destra con esclusione, comunque, di ogni ipotesi di abbassamento puntuale dell'alveo.

 

La soluzione proposta - come suggerito nel verbale n°3 - alla luce dei suddetti elementi dovrà dare evidenza di come s'intenda affrontare il tema proponendo una configurazione congruente nella consapevolezza dello sviluppo progettuale richiesto (proposta progettuale per un concorso di progettazione) che non presuppone calcoli/simulazioni proprie dei livelli progettuali successivi di maggiore approfondimento.

 

Come indicato nel disciplinare di concorso, ai concorrenti ammessi al secondo grado è richiesto lo sviluppo dell'idea progettuale presenta nel primo grado con la redazione degli elaborati (testuali/grafici/rendering) elencati nel paragrafo 5.1.

La soluzione proposta nel primo grado non può pertanto mutare in termini di configurazione e impostazione. 

E' ovviamente consentivo adeguare la geometria alla luce dei successivi approfondimenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si richiede, se è possibile costituire Raggruppamento Temporaneo di Professionisti associando in orizzontale/verticale Professionista specializzato nella Progettazione e Direzione Lavori di Opere idrauliche anche senza necessità di copertura di requisiti di natura tecnica che verranno assolti dal numero minimo di Professionisti richiesti dal Bando di concorso

Se ben s’interpreta il quesito posto, si chiede se sia possibile includere nel RTP una figura professionale che non concorre alla copertura dei requisiti richiesti (che, conseguentemente, sono da intendersi posseduti dagli altri componenti il raggruppamento nel loro complesso).

La risposta alla (inusuale) richiesta è positiva.

 

BIM: si richiede se, nella fasi successive di Progettazione e Direzione Lavori, si debba operare utilizzando Metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (BIM). In caso di risposta affermativa si richiede di conoscere in quale parte della Parcella sia riconosciuto il relativo onere economico

Come precisato al paragrafo 6.1 del disciplinare di concorso, la progettazione di fattibilità tecnica economica sarà sviluppata in coerenza ai disposti del Dlgs.50/16.

Il calcolo di tariffa non ha tenuto conto delle maggiorazioni conseguenti all’adozione della metodologia BIM in quanto non risulta ancora definito temporalmente il momento dello sviluppo delle successive fasi di progettazione e dell’attività di direzione dei lavori (essenzialmente dipendente dall’acquisizione dei relativi finanziamenti)

Requisiti Professionali: si richiede • conferma che il requisito fissato dal Bando in relazione alla categoria di Opere E17 – Arredi, Forniture, Aree Esterne pertinenziali allestite, possa essere coperto da una qualunque delle certificazioni possedute in altra Categoria E • conferma che a comprova dei requisiti di capacità tecnica e professionale punto 3.3.2 lettera A) del Disciplinare di concorso si possano considerare validi tutti i servizi di architettura ed ingegneria quali studi di fattibilià, progettazione , D. L. , Coordinamento della sicurezza ecc…) relativi a lavori appartenenti ad ognuna delle ID opere

Si conferma quanto asserito.

Il Modello_4_Dichiarazione costituzione gruppo di lavoro 2° grado presenta dei refusi per quanto riguarda le figure richieste nel gruppo di lavoro.

Sono in effetti presenti delle professionalità non pertinenti all’intervento.

Il modello – che costituisce solo un esempio - risulta editabile e, pertanto, può essere liberamente modificato specificando le diverse professionalità componenti il gruppo di lavoro

 

In riferimento al capitolo del bando : 3.3.2) REQUISITI DI CAPACITÀ TECNICA E PROFESSIONALE DI CUI ALL’ART. 83, COMMA 1, LETTERA C) DEL D.LGS. 50/2016, pag. 24 - 25, che riporta la seguente frase: "Nel caso di raggruppamento verticale ciascun componente deve possedere il requisito dell’elenco dei servizi in relazione alle prestazioni che intende eseguire, fermo restando che la mandataria deve possedere il requisito relativo alla prestazione principale (ID. Opere D04)" e consultando il DM. 17 giugno 2016 che associa a tale categoria la destinazione funzionale Acquedotti e fognature, si chiede conferma che questa debba effettivamente essere la categoria posseduta dalla mandataria. In caso contrario quale categorie va posseduta dalla mandataria? Grazie

Putroppo si tratta di un refuso, in quanto la prestazione principale è rappresentata dalla categoria d’opera “Opere strutturali SO3”